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“Don Luigi” Riserva 2015 – Di Majo Norante

Molise Rosso DOC

"Don Luigi"

Riserva 2015

Don Luigi Di Majo Norante

DI MAJO NORANTE

SCHEDA ANALITICO-SENSORIALE

visivo

Limpido, consistente, rosso rubino intenso tendente al granato.

olfattivo

Intenso, complesso, di qualità fine. Fruttato evoluto, tostato, etereo, speziato: confettura di susine, amarene sciroppate. Note boisé, leggera vaniglia; sentori di tabacco.

gusto-olfattivo

Secco, caldo, morbido; fresco e abbastanza sapido. Robusto, equilibrato, intenso, persistente, di qualità eccellente.

conclusioni e abbinamenti

Pronto e armonico. Può tranquillamente essere lasciato per qualche anno a riposare in cantina, affinando ulteriormente.

Circa 125 ettari vitati coltivati rigorosamente in biologico e 800 mila bottiglie l’anno, sono i numeri che introducono questa importante e storica Cantina di Campomarino, in provincia di Campobasso. Il “Don Luigi” rappresenta la punta di diamante dei vini rossi aziendali, un Molise Rosso DOC Riserva prodotto con vitigno Montepulciano, dalle viti di proprietà che allignano nei 6 ettari in Contrada Cocciolete, a 100 metri di altitudine su terreno prevalentemente calcareo (ricordiamo che la Molise DOC prevede, per il rosso, un minimo del 85% di vitigno Montepulciano).

Vinificazione in acciaio e lungo contatto con le bucce, a cui segue maturazione e affinamento in piccole botti di rovere per 18 mesi. Il “Don Luigi” Riserva 2015 di Di Majo Norante si presenta elegante, potente ma mai eccessivo; ben dosato il legno che, per quanto conferisca evidenti note boisé e leggeri sentori vanigliati, non prevarica mai sul frutto riuscendo a trasformarsi in armonia di sottofondo, con discrezione e senza mai stancare.

L’attacco è morbido, ben bilanciato sulla freschezza acida; titolo alcolometrico volumico del 15,0% perfettamente sostenuto da un estratto secco invitante e deciso; ottimo il profilo tannico, texture fitta e ben levigata, che ci accompagna fino al retrolfattivo lasciando la bocca pulita su un lungo finale fruttato e vagamente speziato.

Che dire … “un grande vino!”.

Gli abbinamenti, come prevedibile, dovrebbero orientarsi verso pietanze strutturate, sapide e succulente, a base di carne rossa o selvaggina da piuma e da pelo. Stufati e brasati, cotture speziate in intingolo anche con base pomodoro. L’ottima morbidezza del vino permette di sostenere la tendenza acida del pomodoro, così come è anche possibile azzardare cotture alla griglia, sempre di carne rossa o cacciagione; formaggi stagionati, anche erborinati e piccanti.

Ricetta consigliata* : FILETTO DI BUE IN SALSA PICCANTE
* Link diretto alla ricetta presente sul sito web  ©cucchiaio.it

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La nostra valutazione: 92/100  

NOTA: la analisi organolettica e la valutazione del vino in centesimi presenti in questa scheda tecnica sono da intendersi esclusivamente come espressione di un giudizio personale, derivante da una analisi visiva e gusto-olfattiva del prodotto. Non vi è pertanto alcuna valutazione di natura oggettiva derivante, ad esempio, da analisi tecniche di laboratorio (chimiche e/o fisiche), né vi è intenzione alcuna di fornire al lettore indicazioni sulla qualità oggettiva del vino analizzato. Per maggiori dettagli sul regolamento delle degustazioni, clicca qui.

Paride Leali

sommelier

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