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La Reine Des Bois 2018 – Domaine de la Mordorée

Lirac AOC

La Reine des Bois

2018

DOMAINE DE LA MORDORÉE

Scheda analitico sensoriale

esame visivo

Limpido, consistente, rosso rubino intenso con riflessi porpora sull’unghia.

esame olfattivo

Intenso, complesso, di qualità fine. Fruttato e floreale: lampone, mora, fragoline di bosco, viola mammola. Vagamente tostato.

esame gusto-olfattivo

Secco, caldo, morbido; fresco, abbastanza sapido, abbastanza tannico. Di corpo, equilibrato, intenso, persistente, di qualità fine.

abbinamenti

E’ un vino molto equilibrato che può accompagnare un intero pasto. Considerata la ottima morbidezza, il buon titolo alcolometrico volumico e il tannino che, per quanto ben levigato ed elegante, è sicuramente presente, andrei su piatti sapidi e succulenti, anche cucinati in intingolo untuoso; da non escludersi cotture alla griglia. Carni rosse o selvaggina da piuma, accompagnate da salse o da funghi, formaggi a pasta molle stagionati, preferibilmente a crosta lavata.

Scopri la ricetta consigliata*

*Link al sito ®giallozafferano.it

Conclusioni

Pronto e armonico. Già pronto alla beva, anche se credo possa affinarsi ulteriormente se ben conservato. Sarebbe interessante degustarlo tra uno o due anni per valutarne l’evoluzione. Non lo lascerei tuttavia invecchiare più di 2-3 anni.

Prodotto con il 40% di Syrah, 30% di Grenache Noir e 30% di Mourvèdre, questo Lirac AOC biologico presenta da subito i caratteri di un rosso di razza del Rodano del Sud. Ottimo lo spettro olfattivo, marcatamente fruttato e floreale, anche se non mancano fugaci cenni tostati derivanti dalla vinificazione in legno del 10% della cuvée.

Circa 22 ettari di vigneto dove allignano viti di 40 anni d’età su terreno ciottoloso, argilloso-siliceo; alla vendemmia, che viene svolta a mano, seguono 30 giorni di macerazione con controllo della temperatura e fermentazione per il 90% in acciaio e per il 10% in barrique.

In bocca l’attacco è fresco e intenso, si sviluppa vellutato sul centrale con evidente tannino dalla trama fine e setosa che definisce con eleganza i contorni delle componenti primarie e varietali. Le note di gioventù sono ben equilibrate da una rotonda e “grassa” morbidezza e da un titolo alcolometrico di tutto rispetto, correttamente gestito da un estratto secco che dona tridimensionalità al frutto.

La chiusura è lunga e ripropone le note di fragoline e frutti di bosco percepite all’olfattivo. Un vino interessante e di ottima fattura, che nasce da un blend in perfetto equilibrio sui caratteri organolettici tipici di ogni vitigno.

Da degustare a 18 °C in ampi calici.

Paride Leali

sommelier

La analisi organolettica e la valutazione del vino presenti in questa scheda tecnica sono da intendersi esclusivamente come espressione di un giudizio personale, derivante da una analisi visiva e gusto-olfattiva del prodotto. Non vi è pertanto alcuna valutazione di natura oggettiva derivante, ad esempio, da analisi tecniche di laboratorio, né vi è intenzione alcuna di fornire al lettore indicazioni sulla qualità oggettiva del prodotto analizzato. Per maggiori dettagli sul regolamento delle degustazioni, clicca qui.

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