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BOURGOGNE

Come si evince dalla cartina, la regione vinicola della Borgogna si sviluppa nei quattro dipartimenti Yonne, Côte d’Or, Saòne-et-Loire e Rhône. Comprende le seguenti zone vitivinicole: la Côte d’Or, che prende il nome dal dipartimento e che si divide in Côte de Beaune a sud e Côte de Nuits a nord; lo Chablis, più a nord nello Yonne; la Côte Chalonnaise e il Màconnais nel dipartimento Saòne-et-Loire, ed il Beaujolais, che si estende nel dipartimento Rhône, all'estremo sud della regione vinicola.

La Borgogna è una delle zone vitivinicole più frammentate della Francia, che conta oltre 50 mila ettari vitati di cui circa 8 mila nello Yonne, 10 mila nella Còte d’Or, 14 mila nel Saòne-et-Loire e 18 mila nel Rhòne.

Le tenute dei produttori, qui chiamate domaine, in media non superano gli 8 ettari di terreno vitato di proprietà.

Un climat, ossia un appezzamento di terreno coltivato a vite, può essere di proprietà di diversi produttori, ognuno con la sua porzione di terra. Interi climat di un solo proprietario, indicati spesso in etichetta come “monopole”, sono pertanto abbastanza rari. I grandi domain  possiedono in media tra i 20 e i 40 ettari, suddivisi in numerosi piccoli lotti dispersi per i vari climat. Questo è il motivo per cui più della metà del vino di Borgogna viene acquistato dai négociant ancora in botte presso i produttori, per creare poi degli assemblage che permettano di mantenere un certo standard qualitativo al momento della commercializzazione.

Ciò nonostante, dai primi anni duemila – grazie anche allo sviluppo del commercio online – così come nella Champagne anche in Borgogna sono nati diversi piccoli récoltant-manipulant che, stanchi di conferire alle grandi case, coltivano le proprie uve, producono il proprio vino e si occupano direttamente della commercializzazione di vini spesso interessanti, non omologati, di grande personalità e  spiccata identità territoriale.

La Bourgogne comprende oltre 100 AOC. Così come accade anche per il Bordeaux, la classificazione della Bourgogne risale alla metà del XIX secolo. Le seguenti appellation coprono ad ombrello tutta la regione vinicola, inclusi vigneti dislocati all’interno di comuni molto noti e prestigiosi, ma che risultano tuttavia meno vocati e pregiati, per quanto non privi di produzioni di eccellenza:

  1. Bourgogne
    • solo per Pinot Noir o Chardonnay
  2. Bourgogne Vézelay
    • piccola enclave a sud di Chablis
  3. Bourgogne Passetoutgrains
    • Gamay con almeno un terzo di Pinot Noir
  4. Bourgogne Aligoté
    • solo con uve Aligoté
  5. Coteaux Bourguignons
    • appellation di ricaduta che comprende anche i Beaujolais declassificati e/o loro miscele

All’interno della Côte d’Or è invece prevista una classificazione diversa, che suddivide i vigneti in 4 classi:

  1. Grand Cru
    • viene indicato il solo nome del vigneto, a volte preceduto da “Le”
  2. Premier Cru
    • viene indicato con il nome del comune, seguito dal nome del vigneto. Se il vino proviene da diversi vigneti Premier Cru, viene indicato semplicemente con il nome del comune seguito dalla dicitura “Premier Cru”
  3. Appellation Communale
    • viene indicato il solo nome del comune. Sono spesso definiti “Village”. E’ permesso indicare in etichetta il nome del vigneto, sotto quello del comune, ma con caratteri più piccoli per non confonderlo con i Premier Cru
  4. Bourgogne
    • vigneti situati in posizioni meno favorevoli, anche all’interno degli stessi comuni dei Cru.

I meno esperti devono prestare molta attenzione nella identificazione del vino, poiché è facile incorrere in errore. Ad esempio, Chevalier-Montrachet  è il nome di un famoso e pregiato vigneto Grand Cru, mentre Chassagne-Montrachet  è il nome del comune, di cui può fregiarsi in etichetta qualsiasi vino prodotto al suo interno, purché rispetti il disciplinare della AOC.

Inoltre, è bene prendere atto della confusione che potrebbe nascere dal confronto con le appellation del Bordeaux, ad esempio nel St-Emillon dove un Premier Grand Cru Classé  risulta di classificazione superiore rispetto ad un Grand Cru Classé, oppure nel Médoc dove il Premier Cru Classé  identifica la classificazione massima.

Si sviluppa, da nord a sud, dalla città di Dijon (Digione) fino a Chagny, passando per i comuni più importanti di Gevrey-Chambertin, Nuits-St-Georges e Beaune.

La Côte d’Or comprende le seguenti zone:

  • Côte de Nuits
  • Hautes-Côtes de Nuits
  • Côte de Beaune
  • Hautes-Côtes de Beaune

Le Hautes-Côtes si estendono lungo la fascia ovest rispetto alle Côtes, in genere ad altitudini superiori, e forniscono vini più leggeri che, di norma, risultano meno pregiati e sicuramente più economici, per quanto sia possibile trovare alcune eccellenze dall’ottimo rapporto qualità prezzo.

Nella Côte de Nuits distinguiamo due differenti zone vitivinicole. Partendo da sud:

  • Nuits-St-Georges
  • Gevrey-Chambertin

sviluppandosi, da sud a nord, dal comune di Prémeaux-Prissey, a sud di Nuits-St-Georges, fino al comune di Fixin, a nord di Gevrey-Chambertin.

Nuits-St-Georges

Comprende, da sud, i comuni di Prémeaux-Prissey, Nuits-St-Georges, Vosne-Romanée, Vougeot. Patria dei migliori Pinot Noir del mondo, si producono quasi esclusivamente vini rossi fini, eleganti, avvolgenti, longevi e di alto lignaggio.

I vini di Prémeaux-Prissey sono commercializzati sotto l’appellation Nuits-St-Georges; rispetto ai vini degli altri comuni che ricadono nella stessa AOC, questi sono sicuramente più interessanti. Negli estremi sud e nord della Còte de Nuits, i vini rientrano nella appellation Còte de Nuits-Villages, ma si tratta di vini raramente interessanti.

Il comune di Nuits-St-Georges comprende diversi Premier Cru, tutti di alto livello. Vosne-Romanée rimane tuttavia il comune più importante, poiché al suo interno vi sono i Grand Cru che danno origine ai Pinot Noir più costosi e raffinati del mondo: La Romanée-Conti, La RomanéeRomanée-St-VivantLe Richebourg, La Grand Rue, La Tàche, Echézeaux, Grands Echézeaux, Echézeaux du Dessus. Tra i Premier Cru, merita una menzione Aux-Malconsorts, appena a sud di La Tàche.

Nel comune di Vougeot degno di nota è il Grand Cru Clos de Vougeot, dalle origini monastiche, anche se oramai è così frazionato da non essere più una etichetta affidabile come un tempo.

Gevrey-Chambertin

Comprende, da sud, i comuni di Chambolle-Musigny, Morey-St-Denis, Gevrey-Chambertin, Brochon, Fixin. Siamo anche qui nella patria dei grandi rossi,  tra i più pregiati, longevi e vellutati Pinot Noir.

Nel comune di Chambolle-Musigny i Grand Cru Musigny e Les Bonnes Mares  rappresentano i vigneti più famosi, per quanto vi siano diversi Premier Cru che nulla hanno da invidiargli, tra cui Les Amoureuses, Les Charmes, Les Cras, Les Fuées.

Morey-St-Denis comprende alcuni eccezionali Grand Cru: Clos de la Roche, Clos-St-Denis, Clos de Lambrays, Clos de Tart. Non di meno i Premier Cru, tutti di qualità elevata, tra cui ricordiamo Monts-Luisants che produce anche qualche bianco.

Altrettanto importanti i Grand Cru di Gevrey-Chambertin: C. Clos de Bèze, Chambertin, Charmes C., Mazoyères C.Griotte C., Chapelle C., Mazis C., Ruchottes, Lastricières C.

Più spostati verso le alture, diversi Premier Cru di pari livello dei Grand Cru: Les Cazetiers, Lavaut-St-Jacques, Les Varoilles, Clos St-Jacques.

Il piccolo comune di Brochon rientra nella appellation Gevrey-Chambertin oppure, più a nord, nella sola AOC Còte de Nuits-Villages.

Fixin comprende alcuni Premier Cru di buon livello:  La Perrière, Les Hervelets, Clos du Chapìtre.

Infine Marsannay, appena fuori dal cuore della Còte de Nuits e sotto la città di Digione, produce vini rosé, qualche rosso di crescente interesse e del bianco ordinario.

Nella Côte de Beaune distinguiamo tre differenti zone vitivinicole. Partendo da sud:

  • Santenay
  • Meursault
  • Beaune

Che si sviluppano, da sud a nord, dal comune di Santenay, ad ovest di Chagny, fino al comune di Aloxe-Corton, a nord di Beaune.

Santenay

Alcuni Pinot Noir di Santenay hanno caratteristiche che si avvicinano a quelli della Côte de Nuits, in struttura e longevità, per quanto forse un po’ meno eleganti. Altri invece sono più leggeri, ossia più tipici della Côte de Beaune. Anche la parte sud del comune di Chassagne-Montrachet produce, oltre ai rinomati  vini bianchi, interessanti vini rossi dai vigneti esposti a sud e ovest, per quanto il comune di Chassagne-Montrachet sia famoso in tutto il mondo per i suoi pregiati Chardonnay dorati, intensi e floreali. I migliori Premier Cru di Santenay sono Passetemps, Les Gravières e La Comme. Per la parte sud del comune di Chassagne-Motrachet, ricordiamo i Premier Cru Morgeot, La Boudriotte e Clos-St-Jean, dove si producono robusti e interessanti  Pinot Noir, anche se un po’ rustici.

Meursault

Spostandoci più a nord, il Meursault comprende, da sud, i comuni di Chassagne-Montrachet (parte nord), St-Aubin, Puligny-Montrachet, Meursault, Auxey-Duresses, St-Romain, Monthelie e Volnay.  E’ il regno del Borgogna Bianco. Tra i migliori Grand Cru, nel comune di Chassagne-Montrachet ricordiamo: Montrachet, vigneto dove si produce lo Chardonnay più famoso al mondo; Chevalier-MontrachetBàtard-MontrachetLes Criots, Bienvenues.

Di altissimo livello anche alcuni Premier Cru nel comune di Puligny-Montrachet: Les Pucelles, Les Combettes, Les Folatières, Le Cailleret.

Nel comune di Blagny, a cavallo tra Puligny e Meursault, i vigneti possono essere sotto l’appellation Puligny-Montrachet o Meursault-Blagny se bianchi, semplicemente Blagny  se rossi.

Il comune di Meursault non ha Grand Cru; tra i Premier Cru più importanti: Les Perrières, Les Genevrières, Les Charmes, Le Porusot, Les  Gouttes d’Or. Alcuni vigneti, pur non essendo Premier Cru, sono degni di nota, come Narvaux e Tillets.

Nei comuni di Auxey-Duresses, Monthelie, St-Romain e St-Aubin si producono, oltre ai pregiati Chardonnay, vini rossi più leggeri rispetto ai Volnay, date le maggiori altitudini dove allignano i vigneti.

Infine Volnay, che produce quasi esclusivamente vini rossi, anomalia per il Meursault. Sotto l’appellation communale Volnay troviamo vini rossi leggeri e profumati, ma i Premier Cru Clos des Chénes, Caillerets, Champans, Bousse d’Or, Taille Pieds  e Clos des Ducs regalano vini rossi più intensi, strutturati e longevi.

Beaune

Comprende, da sud, i comuni di Pommard, Beaune, Savigny-Lès-Beaune, Chorey-Lès-Beaune, Aloxe-Corton, Pernanrd-Vergelesses. La zona di Pommard è famosa per i suoi Pinot Noir, più strutturati e longevi rispetto ai Volnay. Tra i suoi più importanti Premier Cru, ricordiamo Les Rugiens, Les Rugiens-Bas, Clos de la CommaraineLe Grands Epenots, Le Petits Epenots.

Nel comune di Beaune abbiamo i Premier Cru Clos des Mouches e Les Grèves, dove si producono sia rossi che bianchi.

Nel comune di Aloxe-Corton si producono bianchi in modesta quantità con Chardonnay (in passato con Pinot Blanc), sotto la appellation Grand Cru Corton-Charlemagne, per quanto di ottima fattura in grado di competere con i Montrachet. Questa zona è tuttavia più famosa per i suoi ottimi Pinot Noir, alcuni dei quali molto vicini ai blasonati rossi della Côte de Nuits. Comprende alcuni Grand Cru, tra cui Le Corton, Les Bressandes, Le Clos du Roi, Les Renardes.

Con l’appellation Aloxe-Corton si etichettano i vini rossi meno importanti, mentre Pernard-Vergelesse e Savigny-Lès-Beaune vantano alcuni Premier Cru di rilievo, dove è possibile fare ottimi affari dato l’elevato rapporto qualità prezzo. Meno interessanti  e più comuni i vini di Chorey-Lès-Beaune.

Si sviluppa a sud della Côte de Beaune, da Chagny, a nord, fino a Montagny-lès-Buxy a sud, passando per i comuni di Bouzeron, Rully, Mercury, Givry e Buxy.

La parte più rinomata è quella rappresentata dalla dorsale collinare centrale, con i vigneti collocati principalmente sui declivi rivolti a est e sud.

Non possiede Grand Cru, tuttavia si riscontra un elevato numero di Premier Cru. In generale si producono vini interessanti, sempre con Chardonnay e Pinot Noir, anche se più “leggeri” e meno importanti rispetto a quelli della vicina Côte de Beaune.

Rully produce sia bianchi che rossi. I primi sono abbastanza acidi e spesso usati come base per il Crémant de Bourgogne (una delle AOC degli spumanti metodo classico francesi); i rossi sono asciutti e, di norma, abbastanza interessanti.

Il comune di Mercurey fornisce rossi  più strutturati e degni di nota, quasi ai livelli di un Côte de Beaune.

Anche Givry produce quasi esclusivamente rossi, in genere leggeri e godibili già da giovani, anche se non mancano alcuni Premier Cru dove si sperimentano vini più strutturati e longevi, come accade per il vigneto Clos Jus.

Nei comuni di Montagny-lès-Buxy e Buxy si producono prevalentemente bianchi, decisamente più interessanti rispetto ai Rully.

Infine Bouzeron, a nord di Rully, che produce rossi e bianchi sotto la appellation Bourgogne-Côte Chalonnaise, oltre al bianco monovitigno prodotto con Aligoté, che rientra nella appellation Bourgogne Aligoté.

Si sviluppa a sud della Côte Chalonnaise, intorno alla città di Màcon, più o meno dal comune di Tournus, a nord, fino a sud di Màcon al confine con il dipartimento Rhòne.

Il Mâconnais è più famoso per i suoi Chardonnay piuttosto che per i rossi; infatti, la produzione di Chardonnay costituisce circa il 90% del totale sul territorio, spesso di ottimo livello, per quanto non riesca a raggiungere lo splendore dei Montrachet o dei Corton-Charlemagne. Una cospicua parte di questo vino bianco viene venduto come Bourgogne Blanc, prevalentemente dalle cooperative.

Il Màcon Rouge è prodotto con uve Gamay, in genere poco interessante e troppo rustico. I rossi monovarietali prodotti con Pinot Noir rientrano invece sotto la appellation Bourgogne Rouge.

Il Màcon Blanc, così come già detto per il Macòn Rouge, rappresenta, in genere, vini abbastanza ordinari, salvo qualche rara eccezione.

Le appellation più importanti del Mâconnais, di fatto più rappresentative della zona, sono invece:

  • Pouilly-Fuissé
  • Pouilly-Vinzelles
  • Pouilly-Loché
  • St-Véran
  • Macòn-Villages
Pouilly-Fuissé

Al confine tra il Mâconnais e il Beaujolais, la zona del Pouilly-Fuissé merita di essere trattata a parte rispetto alle altre appellation del Mâconnais, data l’importanza dei suoi eleganti e affascinanti Chardonnay. I comuni di Chaintré, Vergisson, Solutré-Pouilly, Pouilly e Fuissé, tutti più o meno concentrati a sud di Mâcon, pur nella loro diversità offrono eccellenze che vale la pena prendere in seria considerazione. Vini Chardonnay pieni, corposi, che non temono l’invecchiamento, anche se occorre precisare che diversi produttori della zona producono vini che non superano la mediocrità, sfruttando semplicemente la fama e il blasone della denominazione Pouilly-Fuissé. Tra i vigneti più vocati ricordiamo Vignes Blanches, Clos des Petits-Croux, Vignes de Champs, en Servy, en Champ Roux e molti altri.

La scelta dei migliori Pouilly-Fuissé da parte dei consumatori, dovrebbe ricadere su questi vigneti che già da diverso tempo si trovano menzionati in etichetta, a prescindere dalla classificazione Premier Cru, e che comprendono una decina di ambiziosi produttori eccellenti come Guffens-Heynen, Bret Brothers, J.A. Ferret (acquistata nel 2008 da Louis Jadot, di Beaune), Robert-Denogent, Daniel Barraud, Olivier Merlin.

Le altre AOC

I vini con la appellation Màcon-Villages dovrebbero, in teoria, rappresentare una qualità superiore; in realtà, si applica a tutti i Màcon bianchi. Gli unici degni di nota sono i Màcon-Villages provenienti dai 26 comuni che possono aggiungere il loro nome in etichetta, tra cui Azé. Come regola generale, pertanto, sarebbe consigliabile scegliere tra le etichette di Màcon-Villages che riportano in etichetta il nome del comune.

A sud, i comuni di Chasselas, Leynes, St-Vérand, Chànes, Prissé, Davayé e alcuni altri, sono autorizzati ad avvalersi della denominazione St-Véran, ove si producono ottimi Chardonnay ai margini della appellation Pouilly-Fuissé.

Pouilly-Loché e Pouilly-Vinzelles offrono invece ottime alternative ai più pregiati Pouilly-Fuissé, ma un po’ più economiche.

Si sviluppa a sud del Màconnais – e in parte si sovrappone ad esso – fino a nord-ovest della città di Lyon (Lione), a sud, passando per i comuni di Belleville e Villefranche-sur-Saòne. Il Beaujolais è la patria del vitigno Gamay, che qui trova il suo habitat perfetto. Possiamo suddividere il Beaujolais in due zone ben distinte per caratteristiche pedoclimatiche che si riflettono, di conseguenza,  sulle caratteristiche organolettiche dei propri vini: il Bas Beaujolais a sud, e l’Haut Beaujolais a nord.

I vini prodotti nel Bas Beaujolais vengono commercializzati con la semplice appellation Beaujolais. Si tratta di vini rossi molto profumati, fruttati, leggeri, beverini, solitamente non longevi, spesso prodotti anche in versione Nouveau (novello).

Nel Haut Beaujolais gran parte del vino può essere venduto come Beaujolais-Villages (se commercializzato da négociants che assemblano vini provenienti da più vitivinicoltori), oppure Beaujolais-Villages con la menzione del nome di uno dei 38 comuni autorizzati a comparire in etichetta. Comprende anche i famosi 10 Cru Beaujolais, elencati più avanti.

Ad ovest rispetto alla zona del Beaujolais, pur essendo fuori dalla Bourgogne, è giusto ricordare tre AOC che producono vini rossi e rosé molto simili, sempre con uve Gamay, e che appartengono ai dipartimenti di Loire e Puy-De-Dòme: Côte Roannaise, Côtes du Forez, Côtes d’Auvergne.

Haut Beaujolais

La regione del Haut Beaujolais fornisce vini molto spesso migliori, in genere più complessi, strutturati e longevi rispetto a quelli del Bas Beaujolais, che si presentano appunto più beverini e meno importanti. La parte nord che si sovrappone al Màconnais, tradizionalmente più legata agli Chardonnay, può vendere i suoi vini rossi come Beaujolais-Villages ed i bianchi come Màcon-Villages oppure Beaujolais Blanc.

Il Beaujolais viene prodotto con macerazione carbonica, o semicarbonica, per quanto negli ultimi anni si stia cercando di ritornare ad una produzione che prevede la macerazione e la fermentazione tradizionali per andare incontro ad un mercato che richiede vini sempre meno da “bistrot”, bensì più importanti, longevi e corposi.

I 10 Cru si sviluppano tutti nel Haut Beaujolais (ognuno è ovviamente una appellation indipendente), e come immaginabile rappresentano la massima espressione qualitativa del Beaujolais. Sono sempre indicati in etichetta insieme al climat, se si tratta di un vigneto importante. I 10 Cru sono i seguenti:

  1. St-Amour
  2. Juliénas, tra cui i vigneti Les Mouilles e Les Capitans
  3. Chénas
  4. Moulin-à-Vent, tra cui i migliori climat Le Clos, Le Carquelin, Champ de Cour, Les Thorins, La Rochelle, Rochegrès, Les Vérillats
  5. Fleurie, tra i cui migliori vigneti ricordiamo Chapelle des Bois, La Madone, Les Quatre Vents, La Roilette, Les Moriers, Les Garrants, Poncié;
  6. Chiroubles
  7. Morgon, di cui menzioniamo i vigneti Còte du Py, Les Charmes, Les Grands Cras, Corcelette, Chàteau Gaillard
  8. Brouilly
  9. Còte de Brouilly
  10. Regnié.

Si sviluppa nel dipartimento Yonne, nell’estremo nord della Borgogna, patria di uno Chardonnay diverso e unico per opera del clima più freddo e delle particolari caratteristiche del sottosuolo. Si tratta spesso di Chardonnay molto longevi (i migliori Cru danno il meglio di sé al decimo anno e continuano ad evolvere anche oltre i 20-30 anni) più duri ma mai aspri, dal colore con sfumature verdoline e profumi di fieno appena tagliato.

Distinguiamo due zone vitivinicole: la zona centrale, ossia il cosiddetto “cuore” dello Chablis, attraversata dal fiume Serein e che comprende alcuni Grand Cru e Premier Cru di grande importanza; le zone limitrofe, a ovest verso la città di Auxerre e ad est verso Tonnerre, in cui ritroviamo diverse AOC minori.

Il “cuore” dello Chablis

I più grandi Chardonnay di questa zona li ritroviamo tra i  sette Chablis Crand Cru ed una quarantina di Chablis Premier Cru. I Grand Cru sorgono a est e nord-est del fiume Serein, tra i comuni di Chablis e Fyé:

  1. Le Clos
  2. Les Preuses
  3. Blanchot
  4. Grenouilles
  5. Valmur
  6. Vaudésir
  7. Bougros.

I vigneti Premier Cru più vocati sono ovviamente quelli vicini ai Grand Cru, tra cui La Fourchaume, Montée de Tonnerre e Mont de Milieu.

Sia i Chablis Grand Cru che i Chablis Premier Cru offrono una qualità di alto livello, vini molto longevi che danno il meglio di sé dopo 10 anni ma che possono durare e mantenersi per molto più tempo: fini, complessi, non immediati e non sempre facili da comprendere. I vini dei migliori produttori di Chablis Grand Cru possono tranquillamente competere con i Corton-Charlemagne, pur costando sensibilmente meno poiché ancora un po’ ignorati dai commercianti di vino mondiali.

Le zone limitrofe

Intorno ai Grand Cru e Premier Cru del “cuore” dello Chablis, ritroviamo le AOC Chablis e Petit Chablis, appellation che spesso forniscono vini di grande prestigio ma che possono anche riservare qualche amara delusione, a causa dell’aumento della richiesta di mercato e della conseguente espansione dell’area vinicola verso zone dal terroir meno vocato.

A sud della città di Auxerre troviamo Irancy e Bourgogne-Coulanges-la-Vineuse sotto le cui appellation si producono vini rossi con Pinot Noir (insoliti per la zona, notoriamente vocata ai vini bianchi).

St-Bris denomina un vino bianco prodotto con Sauvignon Blanc (altrettanto insolito).

Sotto l’appellation Bourgogne Côte d’Auxerre si producono vini bianchi e rossi con Chardonnay e Pinot Noir, così come per il Bourgogne Chitry.

Infine, nei pressi di Tonnerre, la appellation Bourgogne Epineuil produce un rosso con Pinot Noir mentre sotto la AOC Bourgogne Tonnerre  si produce un bianco con uve Chardonnay.

I due vitigni principali coltivati in Bourgogne sono:

  • Pinot Noir
  • Chardonnay.

A questi si aggiungono, in misura sensibilmente inferiore:

Gamay, Aligoté, Sauvignon blanc.

Sono elencate solo alcune tra le etichette di maggiore spicco della Borgogna, suddivise per zone e sottozone vinicole, o per denominazioni. 

Côte d’Or

Nuits-St-Georges
  • RICHEBOURG Grand Cru
    Domaine Leroy
  • RICHEBOURG Grand Cru
    Domaine Anne Gros
  • NUITS-ST-GEORGES Les Calles 1er Cru
    Domaine Robert Chevillon
  • GRANDS ÉCHÉZEAUX Grand Cru
    Domaine de La Romanée-Conti
  • LA ROMANÉE Grand Cru
    Domaine du Comte Liger-Belair
Gevrey-Chambertin
  • MAZOYERES CHAMBERTIN Grand Cru
    Domaine Taupenot-Merme
  • CHAMBOLLE MUSIGNY Les Amoureuses 1er Cru
    Domaine Jacques-Frédéric Mugnier
  • CHAMBERTIN Grand Cru
    Domaine A. Rousseau P. & Fils
  • CLOS DE LA ROCHE Grand Cru
    Domaine Dujac
  • BONNES MARES Grand Cru
    Domaine Drouhin-Laroze
Santenay
  • SANTENAY Le Passetemps 1er Cru
    Domaine Jean Marc Vincent
  • CHASSAGNE-MONTRACHET Les Chenevottes 1er Cru
    Domaine Marc Colin et Fils
  • CHASSAGNE-MONTRACHET Les Caillerets 1er Cru
    Domaine Pierre-Yves Colin-Morey
Meursault
  • VOLNAY Clos des Chénes 1er Cru
    Domaine Michel Lafarge
  • MEURSAULT Tillets
    Domaine Roulot
  • MONTRACHET Grand Cru
    Domaine Des Comtes Lapon
  • CHEVALIER-MONTRACHET Grand Cru
    Domaine Leflaive
  • SAINT-AUBIN En Remilly 1er Cru
    Domaine Hubert Lamy
Beaune
  • BEAUNE Clos des Mouches 1er Cru
    Domaine Joseph Drouhin
  • POMMARD Clos des Epeneaux 1er Cru
    Comte Armand
  • CORTON-CHARLEMAGNE Grand Cru
    Louis Jadot
  • SAVIGNY-LES-BEAUNE Aux Vergelesses 1er Cru
    Simon Bize en Fils
  • PERNARD-VERGELESSES ile des Vergelesses 1er Cru
    Domaine Rollin Père et Fils

Côte Chalonnaise

  • MERCUREY Clos des Myglands 1er Cru
    Domaine Faiveley
  • GIVRY Clos de la Servoisine 1er Cru
    Domaine Joblot
  • RULLY Margotés 1er Cru 
    Domaine Paul et Marie Jacqueson

Macônnais

  • POUILLY-FUISSÉ Vignes Blanches
    Domaine Cordier Pére et Fils
  • POUILLY-FUISSÉ Clos des Petits-Croux
    Domaine Guffens

Beaujolais

  • MOULIN-À-VENT Clos de Rochegrès
    Chàteau des Jacques
  • MOULIN-À-VENT La Roche
    Domaine Thibault Liger-Belair
  • MOULIN-À-VENT Cuvée Vieilles Vignes
    Domaine Hubert Lapierre
  • FLEURIE
    Domaine de la Frétiére
  • MORGON Còte du Py
    Domaine Jean Marc Burgaud
  • CÔTE de BROUILLY
    Domaine Chàteau Thivin
  • MORGON Còte du PyLa Croix Gaillard
    Domaine Pardon &Fils
  • BROUILLY
    Chàteau de la Terrière

Chablis

  • CHABLIS Grand Cru Les Clos
    Domaine William Fevre
  • CHABLIS Grand Cru Les Clos
    Domaine Jean-Paul & Benoìt Droin
  • CHABLIS Grand Cru Les Clos
    Domaine Louis Michel & Fils
  • CHABLIS Grand Cru Valmur
    Domaine Christian Moreau
  • CHABLIS 1er Cru Montmains
    Domaine Clotilde Davenne
  • CHABLIS Cuvée La Part des Anges
    Domaine Corinne et Jean Pierre Grossot
  • CHABLIS Les Vieilles Vignes de Sainte Claire
    Domaine Jean-Marc Brocard​​

Paride Leali

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