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Sagrantino 2012 – Cantina Le Cimate

montefalco sagrantino docg 2012 le cimate

Montefalco Sagrantino DOCG

2012

CANTINA LE CIMATE

esame visivo

Rosso granato con reminiscenze di gioventù sull’unghia.

esame olfattivo

Pulito al naso, con intense sensazioni di frutti rossi maturi e confetture di sottobosco, ben equilibrate note boisé che conferiscono leggeri sentori eterei, e richiami al tabacco. Note balsamiche evidenti.

esame gusto-olfattivo

Il passaggio in bocca è altrettanto intenso; l’attacco è potente, si avvertono chiaramente le sensazioni pseudocaloriche che lasciano percepire un titolo alcolometrico di tutto rispetto, ben bilanciato da una buona struttura generale e, con buone probabilità, da un estratto secco superiore ai 30 g/l (il dato tecnico non è fornito nella scheda tecnica reperibile dal sito del produttore). Spiccata mineralità e ottima freschezza, in perfetto equilibrio con rotondità e morbidezza, già anticipate da una evidente consistenza al calice. Il tannino fa sentire tutte le origini della terra ricca di argilla e, per quanto si dimostri elegante e ben levigato, scalpita ancora un pochino sul finale, che appare di media lunghezza ma che non definirei come la peculiarità di questo vino. Il legno è discreto e molto fine, conferendo leggere note tostate, speziate ed eteree, senza invadere il confine del frutto e, soprattutto, senza stancare mai.

conclusioni e abbinamenti

Un vino che vorresti continuare a bere, scoprendo qualcosa di nuovo ad ogni sorso, con una freschezza e mineralità che lo rendono quasi “dissetante”, in barba al suo titolo alcolometrico del 15,5%.
Leggendo la scheda tecnica, è interessante rilevare il dato sui 3.700 ceppi per ettaro, con una produzione in uva di 60 q/ha. Facendo due conti, il sesto di impianto prevederebbe una media di 1,6 Kg di uva per ceppo, su viti relativamente giovani ma sufficientemente “adulte” (18 anni). Ottima scelta per poter ambire ad un vino della struttra, qualità e finezza del Montefalco Sagrantino di Cantina Le Cimate.
Dal sito web si capisce che si tratta di una azienda di dimensioni medio-piccole, tuttavia molto moderna e all’avanguardia, tecnologicamente avanzata. Penso sia sicuramente degna di una visita!

Per quanto riguarda l’abbinamento, sicuramente pietanze con una buona struttura. Il tannino evidente e l’alto titolo alcolometrico permettono accostamenti con pietanze succulente e ricche di intingolo, anche speziato. Stufati di cacciagione o, meglio ancora, lepre in umido bianco con funghi.

valutazione *  90/100

scheda del produttore

Paride Leali

sommelier

* valutazione esclusivamente personale, effettuata su un solo campione acquistato.

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