Lugana DOC
2017
FAMIGLIA OLIVINI
esame visivo
Si presenta di un bel colore giallo paglierino scarico, cristallino, con qualche nota di gioventù sull’unghia. Denota una discreta consistenza al calice.
esame olfattivo
Abbastanza intenso e abbastanza complesso, di qualità fine. Spiccano i sentori floreali e le note leggermente agrumate, su un fondo balsamico.
esame gusto-olfattivo
In bocca prevale la sapidità e la freschezza, per quanto sufficientemente bilanciate da buona morbidezza e da un titolo alcolometrico di tutto rispetto. Secco, abbastanza caldo e abbastanza morbido. Di corpo, abbastanza equilibrato, abbastanza intenso, persistente e di qualità fine.
conclusioni e abbinamenti
La pressatura soffice, la criomacerazione per 12 ore a 5°C, la vinificazione e la maturazione esclusivamente in acciaio, permettono a questo Lugana di esaltare la vera natura e la tipicità territoriale di un vitigno – il Turbiana (o Trebbiano di Lugana) – che nelle annate migliori è in grado di offrire grandi emozioni: eleganza, personalità e carattere, qualità che non passano inosservate e che ritroviamo tutte nel Lugana DOC di Olivini. Il 2017 è stato un anno da ricordare per il caldo e le scarse precipitazioni, fattori che, uniti alle terre argillose su cui allignano le viti della famiglia Olivini, sono stati in grado di regalare uve sane, ricche di zuccheri e sostanze aromatiche.
La parziale fermentazione malolattica permette di equilibrare la decisa mineralità e l’incredibile freschezza acida di questo vino, che altrimenti sarebbe apparso un po’ sbilanciato verso le durezze.
Sicuramente pronto alla beva e di buona armonia generale; non escluderei, tuttavia, che uno o due anni di “riposo” possano migliorarne ulteriormente l’equilibrio. Sarebbe sicuramente interessante degustare questa annata nel 2019 e nel 2020 per poterne valutare l’evoluzione.
E infine gli abbinamenti. E’ un vino che va degustato ad una temperatura di 12 °C se consumato nel 2018, oppure a 8-10 °C se consumato nei prossimi 2-3 anni, e può essere tranquillamente abbinato a diverse pietanze, tra cui secondi piatti a base di carni bianche, purché non grigliate; torte salate a base di verdure; primi piatti e antipasti a base di pesce; formaggi freschi o poco stagionati. Lo accompagnerei ad un piatto di linguine alle vongole veraci, oppure lo vedrei in abbinamento ad una quiche al salmone con asparagi e porri.
Paride Leali
sommelier