Pronto e armonico. Sicuramente pronto alla beva, ritengo possa mantenersi in ottimo stato per qualche anno ancora, se ben conservato.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la Falanghina del Sannio è una DOC a sé stante che si distingue quindi dalla Sannio DOC. Il disciplinare prevede, oltre alla versione secco fermo, anche le versioni spumante, spumante M.C., vendemmia tardiva e passito, tutte con un minimo del 85% di vitigno Falanghina.
La Guardiense è una delle più grandi e importanti cooperative agricole d’Italia, con più di 1.500 ettari di vigneto di proprietà ed oltre 5 milioni di bottiglie/anno prodotte. Questo vino viene prodotto in purezza, con uve Falanghina selezionate provenienti dal Cru Janare, 10 ettari di vigna allevata su terreno calcareo-argilloso a 300-400 metri di altitudine nel Sannio Beneventano.
Crio-macerazione a 8°C, pressatura soffice e fermentazione in acciaio inox a temperatura controllata. Maturazione e affinamento in bottiglia.
E’ un vino fatto davvero bene: franco, rispettoso della identità territoriale, con spiccata personalità, pulito, perfettamente equilibrato, di grande stoffa. Che dire … complimenti a Marco Giulioli e Riccardo Cotarella, gli enologi che collaborano con La Guardiense. Ho apprezzato anche l’indicazione di acidità totale, estratto secco e PH nella scheda tecnica del vino, abitudine ahimè poco diffusa tra gli enologi italiani.