Pronto e armonico.
Blend di Fiano al 70% e Chenin Blanc per la parte restante. Un curioso connubio tra due vitigni diametralmente opposti, non solo per origini geografiche (il primo dal sud Italia, l’altro dalla Loira), ma anche per caratteristiche organolettiche e ampelografiche.
Questa non è l’unica creazione “fuori dagli schemi” di Mandrarossa (Cantine Settesoli) che ci propone, tra i vini della sua linea “innovazione”, anche un rosso da blend Merlot e Alicante Bouschet (che non ho ancora provato ma che desta sicuramente la mia curiosità).
Ma torniamo al nostro Santannella 2019. Il risultato di questo blend è interessante, con un ampio spettro gusto-olfattivo che rende questo vino non facile da interpretare, ma seducente. L’apertura è morbida e avvolgente, lasciando poi spazio alla freschezza acida e alla evidente mineralità, nella parte centrale. Spicca la morbidezza, e il corretto equilibrio tra estratto secco e titolo alcolometrico (13,5% vol.). Chiusura lunga e pulita, sulle note di freschezza.
Lo Chenin Blanc viene vendemmiato verso la fine di agosto, circa 15 giorni prima del Fiano. Criomacerazione delle uve per 4/6 ore, prima della fermentazione; il Fiano viene poi affinato per 4 mesi in barrique mentre lo Chenin Blanc viene fatto maturare in acciaio per circa 6 mesi.
Un vino sicuramente intrigante, mai scontato e … coraggioso! da servire a 10°C in ampi calici, dopo averlo fatto respirare per un paio d’ore.