Scheda analitico sensoriale
abbinamenti
Carni rosse, selvaggina da pelo, piatti strutturati e anche speziati. Lavorazioni in umido, brasati e stufati. Formaggi stagionati o parzialmente stagionati a pasta dura o semidura, anche piccanti o erborinati. Eviterei preparazioni troppo untuose.
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Conclusioni
Pronto e armonico. Sicuramente pronto alla beva, ritengo possa mantenersi in ottimo stato per 2-3 anni ancora, se ben conservato, affinando ulteriormente.
La Nizza DOCG prevede esclusivamente il vitigno Barbera in purezza; è una denominazione abbastanza recente che, prima del 2010, rappresentava una sottozona particolarmente pregiata all’interno della denominazione Barbera d’Asti DOCG.
Delicata diraspa-pigiatura e macerazione per circa 15-20 giorni, a cui segue una maturazione di 6 mesi in acciaio ed un affinamento in legno di diverse dimensioni per 12-14 mesi.
L’enologo Giovanni Chiarle ci regala un vino deciso, interessante e fortemente identitario, dove il sapiente e intelligente utilizzo del legno è in grado di affiancarsi con discrezione ai caratteri primari e varietali di un vitigno così importante, esaltandoli e completandoli con terziari delicati, suadenti e mai invadenti.
In bocca l’attacco è potente sulla freschezza, evolve sul centrale in morbido velluto e mineralità – in equilibrio a dir poco perfetto – per chiudere su un finale lungo, dove si evidenzia il tannino nobile e ben polimerizzato del legno, a sostegno di un retro-olfattivo intenso di confettura di frutti rossi. Ben dosato l’estratto secco che permette di mantenere imbrigliato un titolo alcolometrico altrimenti scalpitante (14,5% vol.)
Consiglio di lasciarlo “respirare” almeno un’ora prima della mescita e di servire a circa 15-16 °C, per “scoprire” meglio il tannino.
Paride Leali
sommelier
La analisi organolettica e la valutazione del vino presenti in questa scheda tecnica sono da intendersi esclusivamente come espressione di un giudizio personale, derivante da una analisi visiva e gusto-olfattiva del prodotto. Non vi è pertanto alcuna valutazione di natura oggettiva derivante, ad esempio, da analisi tecniche di laboratorio, né vi è intenzione alcuna di fornire al lettore indicazioni sulla qualità oggettiva del prodotto analizzato. Per maggiori dettagli sul regolamento delle degustazioni, clicca qui.