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Palazzo della Torre 2017 [Allegrini]

Veronese IGT

Palazzo della Torre

2017

ALLEGRINI

Scheda analitico sensoriale

esame visivo

Limpido, consistente, rosso rubino intenso tendente al porpora.

esame olfattivo

Intenso, ampio, di qualità eccellente. Fruttato, speziato, tostato: frutti di bosco, more, mirto, confettura di ciliegia, pepe nero, noce moscata, vaniglia. Note boisé.

esame gusto-olfattivo

Secco, caldo, morbido; fresco e abbastanza sapido, tannico. Di corpo, equilibrato, intenso, persistente, di qualità fine.

abbinamenti

E’ un vino che si abbina ad una grande varietà di pietanze grazie alla sua ampiezza organolettica e al suo equilibrio. Sicuramente piatti di discreta struttura: carni bianche e rosse con cotture elaborate, anche leggermente speziate; carne alla griglia; selvaggina da piuma con cotture grigliate; salumi e prosciutti, formaggi a pasta molle o semidura, anche stagionati, preferibilmente non erborinati. La presenza del tannino e la spiccata freschezza permettono abbinamenti con pietanze dalla componente untuosa o grassa, mentre la spiccata morbidezza permette abbinamenti anche con cotture alla brace, che forniscono solitamente una tendenza amarognola.

Scopri la ricetta consigliata*

*Link al sito ®cucchiaio.it

Conclusioni

Pronto e armonico. Pronto alla beva, può soggiornare per altri 4 o 5 anni in bottiglia, se ben conservato.

Corvina Veronese (40%), Corvinone (30%), Rondinella (25%) e Sangiovese (5%) per questo Veronese IGT di Allegrini, che viene prodotto con la tecnica della rifermentazione: una buona parte delle uve fresche viene vinificata in settembre, con fermentazione in acciaio inox a 25/29 °C per 10 giorni; una parte minoritaria delle uve viene invece fatta appassire.

Dopo circa 3 mesi, le uve passite vengono pigiate ed assemblate con il vino già prodotto derivante dalle uve fresche, innescando una seconda fermentazione che viene svolta sempre in acciaio a 8/22 °C, per 15 giorni circa. La malolattica viene svolta in primavera in modo naturale, nelle barrique di rovere francese di secondo passaggio, dove il vino rimane poi a maturare ed affinare per 15 mesi, a cui seguono circa 7 mesi di affinamento in bottiglia.

Apertura morbida che si sviluppa su ottima spalla acida; tutto il percorso gustativo è sostenuto da rotonda struttura (estratto secco 34,3 gr/l) in perfetto equilibrio con il titolo alcolometrico di 13,5% vol.

Il tannino si sente ma non è mai invadente, setoso e vellutato, di trama fitta, sembra divincolarsi dall’attacco morbido d’apertura per presentarsi deciso sul centrale, insieme alla ottima freschezza e alla discreta mineralità, per poi svanire di nuovo in chiusura lasciando il posto al retro-olfattivo fruttato e vagamente speziato, su un finale lungo.

Franco Allegrini ci propone un vino interessante, di ottima fattura, dall’ampio spettro olfattivo e dal gusto deciso, armonico e ben equilibrato, da servire preferibilmente a 18 °C in ampi calici. Ben fatta anche la scheda tecnica presente sul sito del Produttore, completa ed esauriente, caratteristica ahimè abbastanza rara tra i produttori italiani!

Paride Leali

sommelier

La analisi organolettica e la valutazione del vino presenti in questa scheda tecnica sono da intendersi esclusivamente come espressione di un giudizio personale, derivante da una analisi visiva e gusto-olfattiva del prodotto. Non vi è pertanto alcuna valutazione di natura oggettiva derivante, ad esempio, da analisi tecniche di laboratorio, né vi è intenzione alcuna di fornire al lettore indicazioni sulla qualità oggettiva del prodotto analizzato. Per maggiori dettagli sul regolamento delle degustazioni, clicca qui.

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