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DEUTSCHLAND

La vitivinicoltura tedesca si sviluppa nei due terzi meridionali del paese, con la maggiore concentrazione di vigneti nel sud-ovest. Oggi più orientati alla produzione di vini secchi e con più alto titolo alcolometrico rispetto agli scorsi decenni, le nuove generazioni di vitivinicoltori hanno preso coscienza dei cambiamenti climatici, delle più recenti tecnologie utilizzate in vigna e in cantina, nonché delle nuove tendenze del mercato del vino interno ed internazionale.

Per quanto si tratti di un anno eccezionale e decisamente sopra la media nazionale, nel 2018 si sono prodotti circa 10.2 milioni di ettolitri di vino, di cui circa 6 milioni di Qualitätswein e circa 3.8 milioni di Prädikatswein; solo una parte trascurabile è invece rappresentata dai Landwein e dai Deutscher Wein. Quasi 103 mila ettari vitati di cui due terzi coltivati con uve a bacca bianca, a conferma del tradizionale interesse nei confronti dei vini bianchi. Tra i vitigni a bacca bianca il Riesling fa la parte del leone, coprendo circa 24 mila ettari di vigneto.

La regione viticola con il vigneto più esteso è il Rheinhessen, con quasi 26.800 ettari vitati nel 2018, a cui segue il Pfalz (Palatinato) con oltre 23.500 ettari. Il meno esteso è il vigneto della regione Hessische Bergstrasse, con 467 ettari, oltre a Mittelrhein, Sachsen (Sassonia), Ahr e Saale-Unstrut che, sommate, coprono complessivamente circa 2.300 ettari.

La Germania ha una superficie complessiva di circa 357 mila chilometri quadrati, con estensione da nord a sud di 886 chilometri, e di 656 chilometri da est ad ovest. Si estende dalle alte montagne delle Alpi a sud, fino alle coste del Mare del Nord e del Mar Baltico a nord, tra il 47° e il 50° parallelo dell’emisfero settentrionale, rappresentando uno dei paesi viticoli situato più a nord nel mondo. A differenza dei paesi più a sud, la viticoltura in Germania risente fortemente delle condizioni del clima e del microclima e questo si riflette sulle produzioni, che possono subire variazioni, da un anno all’altro, anche superiori al 20%.

Sono abbastanza frequenti le gelate primaverili che provocano una perdita importante del raccolto a causa della colatura (aborto del fiore), così come non sono rari i casi di malattie dovute alla elevata piovosità durante la invaiatura (maturazione della bacca), fino ad arrivare al marciume delle uve. In considerazione della estensione territoriale della nazione, risulta ovvio che il clima si presenti abbastanza eterogeneo se ci spostiamo da nord a sud o da est ad ovest, così come diversi risultano i terreni dal punto di vista geologico. In linee generali possiamo affermare che, salvo qualche eccezione, i vigneti sono maggiormente concentrati nelle aree meno ostili dal punto di vista climatico, quindi più vocate alla viticoltura, molto spesso sui declivi collinari esposti a sud che si affacciano sui fiumi (lo specchio d’acqua permette di sfruttare l’effetto “lente”).

Come già accennato, i cambiamenti climatici degli ultimi anni hanno permesso tuttavia di ovviare, almeno in parte, a queste problematiche, ed hanno contribuito, insieme alle aspirazioni delle nuove generazioni di vitivinicoltori, ad orientare la produzione verso vini di impronta più moderna, tendenzialmente più secchi rispetto al passato e con titolo alcolometrico più importante.

La classificazione dei vini di Germania si discosta dai canoni standard utilizzati per le denominazioni d’origine della maggior parte dei paesi europei, in particolar modo di quelli a latitudini più meridionali, tra cui l’Italia, la Francia, la Spagna. Inevitabilmente, la classificazione tedesca deve in qualche modo tenere conto delle latitudini molto a nord della Germania, pertanto si basa prevalentemente sul contenuto di zucchero nei mosti, in funzione della regione geografica di provenienza e dei vitigni utilizzati. Anche se non possiamo quindi parlare di un vero e proprio sistema di denominazioni d’origine, nella classificazione dei vini tedeschi possiamo tuttavia identificare i seguenti 4 livelli qualitativi.

Prädikatswein

I Prädikatswein o “QmP” (Qualitätswein mit Prädikat) sono al livello più elevato della piramide e si riferiscono a quei vini che provengono dalle uve con il più alto grado di maturità, armonia ed eleganza. Per questi vini non è previsto l’arricchimento, ossia l’aggiunta di zucchero, mosto concentrato o MCR. I Prädikatswein vengono suddivisi in 6 tipologie, in base al grado zuccherino del mosto (in Germania si preferisce utilizzare il grado Oechsle), il quale dipenderà a sua volta dalla regione vinicola e dal vitigno. Le 6 tipologie di Prädikatswein sono le seguenti:

Kabinett
Vini leggeri e poco alcolici, freschi, provenienti da uve mature e con basso grado zuccherino, in genere ideali per aperitivi e spuntini.

Spätlese
Vini provenienti da vendemmia tardiva (letteralmente), più maturi. I secchi sono più corposi, mentre i dolci risultano leggeri e delicati. Di norma tengono buoni invecchiamenti, anche fino a 10 anni.

Auslese
Vini provenienti da uve surmaturate, a volte leggermente botritizzate (interessate da Botritis Cinerea, o muffa nobile), che richiedono sempre un certo invecchiamento. Si presentano generalmente con un residuo zuccherino più o meno importante, quindi da amabili a dolci.

Beerenauslese, o “BA
Vini provenienti da uve completamente botritizzate. Si presentano dolci e, di norma, sono abbastanza rari.

Eiswein
Vini provenienti da uve congelate sulla vite, ad almeno 7°C sotto lo zero. Si presentano, tra le altre peculiarità, con alti livelli di zucchero ed acidità concentrata.

Trockenbeerenauslese, o “TBA
Vini molto dolci, a volte quasi stucchevoli, provenienti da uve completamente botritizzate e disidratate (trocken) in pianta. Le uve vengono rigorosamente raccolte e selezionate a mano. Questi vini sono molto rari e costosi.

Qualitätswein

I Qualitätswein o “QbA” (Qualitätswein bestimmter Anbaugebiete) rappresentano il gruppo più grande dei vini tedeschi. Di qualità molto variabile e comunque di livello inferiore rispetto ai Prädikatswein, i Qualitätswein devono provenire interamente da una regione specificata tra le 13 regioni viticole tedesche, ed avere superato il test ufficiale di qualità che prevede un controllo analitico-sensoriale. Da questo punto di vista, potrebbero essere in qualche modo associati ai vini a denominazione d’origine, ma con le dovute distinzioni.

In base alla regione viticola di provenienza e al vitigno, vengono fissati i valori minimi di gradazione del mosto – sempre compresi tra 50 e 72 gradi Oechsle – da cui deriva quindi la minima gradazione alcolica naturale ammessa per ogni tipologia di vino. Tuttavia, a differenza dei Prädikatswein, i Qualitätswein possono essere fortificati con una quantità di zucchero regolamentata dalla legge. Le 13 regioni vitivinicole della Germania sono le seguenti (vedere mappa riportata sopra):

  1. Ahr
  2. Mittelrhein
  3. Mosel (Mosella)
  4. Rheingau
  5. Nahe
  6. Rheinhessen
  7. Pfalz (Palatinato)
  8. Baden 
  9. Württemberg
  10. Hessische Bergstrasse
  11. Franken (Franconia)
  12. Saale-Unstrut
  13. Sachsen (Sassonia)
Landwein

Si tratta dei vini IGP tedeschi, in un certo qual modo una timida risposta alle nostre IGT e ai Vin de Pays francesi. Vini semplici, non molto diffusi, normalmente secchi o al massimo amabili, tipici di una zona geografica specifica tra le 26 IGP attualmente riconosciute.

Deutscher Wein

Rappresentano una parte minoritaria della vitivinicoltura tedesca. Paragonabili ai cosiddetti vini da tavola, i Deutscher Wein di norma si presentano di qualità inferiore, salvo alcune eccezioni che riguardano quei produttori che, come accade anche in altri paesi dalla tradizione vinicola tra cui sicuramente l’Italia, decidono di uscire dai disciplinari per poter sperimentare nuove tecniche, sia in vigna che in cantina. I Deutscher Wein prevedono anche la eventuale menzione di vitigno in etichetta.


 
Altre tipologie

Nello scenario dei vini tedeschi, occorre ricordare anche queste ulteriori tipologie di vino.

Grosses Gewächs
Si tratta di vini secchi, normalmente Prädikatswein e pertanto di alto livello qualitativo, che riportano una maturazione delle uve corrispondente, al minimo, allo Spätlese, e che provengono da una zona geografica determinata e specificata.

E’ una classificazione derivante dal VDP (Verband Deutscher Prädikatsweingüter), ossia dalla più autorevole associazione che raggruppa i circa 200 principali produttori vitivinicoli tedeschi, la quale, oltre ad imporre ai propri associati limiti rigidi sulle rese consentite, ha il compito di classificare gli Erste Lagen, ossia le migliori aree delle regioni in base alla tipologia del vitigno.

Classic
Vini secchi o al massimo abboccati o amabili (massimo 15 gr/l di zucchero residuo), monovitigno, normalmente destinati all’utilizzo quotidiano, quindi orientati al consumo di massa.

Selection
Simili ai Classic, ma di qualità superiore e con residuo zuccherino massimo di 12 gr/l (secchi o abboccati). Anche i Selection sono monovitigno.


 
Espressioni comuni

In etichetta è possibile trovare alcune indicazioni o espressioni di uso comune tra i vini tedeschi. Tra queste:

Amtliche Prüfungsnummer (AP Nr …)
E’ il numero di lotto assegnato ad ogni vino Prädikatswein e Qualitätswein che viene testato ufficialmente. Il numero è composto da tre cifre: la prima indica il luogo in cui è stato eseguito il test analitico-sensoriale, le altre due cifre indicano l’anno del test.

Erzeugerabfüllung, o Gutsabfüllung
Il significato è “imbottigliato all’origine”.

Halbtrocken, o Feinherb
Semisecco, o demisec.

Trocken
Secco.

Weingut
Tenuta vinicola.

Weinkellerei
Cantina, azienda vitivinicola.

Winzergenossenschaft, o Winzerverein
Cooperativa vinicola.

Per completezza di informazione è infine doveroso ricordare che le 13 regioni viticole della Germania – che sono state identificate in funzione di criteri geologici, climatici e ampelografici – sono a loro volta suddivise in bereich, ossia in distretti, che comprendono al loro interno i grosslagen, ossia ampie unità geografiche viticole intese come raggruppamenti di vigneti omogenei, in buona parte ancora destinati alle produzioni di massa. All’interno dei grosslagen, sono infine compresi numerosi einzellage, piccoli vigneti con un nome proprio che in taluni casi rappresentano produzioni di nicchia e di qualità elevata, e per questo motivo indicati in etichetta come elemento di prestigio e distinzione. Accade ancora, purtroppo, che alcuni grosslagen abbiano lo stesso nome degli einzellage e che tale nome venga riportato in etichetta, innescando confusione nel consumatore.

La regione viticola AHR copre una superficie di poco superiore a 550 ettari vitati (dati 2018), risultando tuttavia di grande interesse nello scenario ampelografico e vinicolo del paese. Malgrado si sviluppi lungo le valli dell’omonimo fiume, quindi a latitudini relativamente settentrionali rispetto ad altre regioni viticole, l’Ahr ha una lunga tradizione di vini rossi prevalentemente prodotti con Spätburgunder (Pinot Nero), sebbene in passato si trattasse quasi esclusivamente di prodotti scadenti, leggeri e spesso con residui zuccherini, principalmente destinati al mercato turistico.

I vigneti si ergono su scoscesi pendii pietrosi, dove si rende utile e necessaria la coltivazione terrazzata; i nuovi dettami della vitivinicoltura moderna, le rese ridotte e i frequenti invecchiamenti in botte, associati al terreno pietroso e ad un mesoclima favorevole e insolito per le latitudini del luogo, permettono di produrre oggi dei Pinot Noir secchi, leggeri ma più strutturati rispetto al passato, fruttati, di buona intensità e di singolare mineralità.

Oltre allo Spätburgunder vengono coltivati, seppur in misura decisamente inferiore, Frühburgunder (mutazione di Pinot Nero a maturazione precoce), e Portugieser. Tra i vitigni a bacca bianca, che nella regione Ahr rappresentano circa il 25% della produzione, principalmente Riesling. Sono compresi numerosi einzellage particolarmente importanti e classificati come “eccezionali”. Tra questi:

  • Mönchberg
  • ECK
  • Herren-berg
  • Pfarr-Wingert
  • Kräuterberg
  • Garkammer
  • Rosenthal
  • Sonnenberg

La regione MOSEL, o Mosella tedesca, interessa un terreno vitato di circa 8.800 ettari (dato 2018) che si estende lungo l’omonimo fiume fino alla confluenza con il Reno. I migliori vigneti sorgono sui ripidi pendii che si affacciano sul fiume Mosel e rivolti a sud, dando origine ad alcuni tra i migliori Riesling al mondo, vitigno maggiormente coltivato in questa regione a cui seguono Elbling, Grauburgunder (Pinot Grigio), Weissburgunder (Pinot Bianco) e Müller-Thurgau, per quanto quest’ultimo sia stato sensibilmente ridimensionato in seguito alla massiccia eradicazione avvenuta nell’ultimo ventennio, a favore di vitigni di maggiore rilievo oppure, nelle zone pianeggianti notoriamente meno vocate alla viticoltura, a favore di una saggia riconversione agricola.

L’intero territorio della Mosella tedesca viene suddiviso nelle seguenti sottozone vinicole:

Terrassenmosel, a nord-est tra i comuni di Zell e Koblenz.

Mittelmosel, nella parte centrale, tra i comuni di Trier e Zell. Si distinguono due zone particolarmente vocate alla produzione del Riesling: la zona di Piesport, che prende il nome da uno degli einzellage classificati come “eccezionali”, e la zona di Bernkastel, entrambe con le loro fantastiche colline di ardesia, spesso a picco sul fiume, dove si producono ottimi Riesling sia secchi che dolci, particolarmente longevi.

Ruwer, piccola zona a nord di Trier che si estende sull’omonimo fiume.

Saar, a sud di Trier fino al comune di Serrig, sul fiume Saar. Nelle annate favorevoli le uve, coltivate in terreni di ardesia su declivi scoscesi esposti a sud e a picco sul fiume, rimangono sui tralci fino ad autunno inoltrato, dando origine a Riesling di alto livello, prevalentemente dolci, floreali, fruttati, con note di miele, sicuramente longevi. Negli anni climaticamente più sfortunati, invece, le uve ancora ricche di acidi vengono vendemmiate per poter produrre spumante (Sekt), dando quindi origine a vini più aciduli e pertanto indicati per le basi spumante.

Saar e Ruwer sono entrambe zone vocate, note appunto per la coltivazione delle viti su terreni molto ricchi di ardesia; donano Riesling di grande livello, ma solo nelle annate dal clima favorevole.

Obermosel e Moseltor a sud-ovest, al confine con il Lussemburgo, notoriamente più vocate alla coltivazione di Elbling, Grauburgunder e Weissburgunder per il loro terreno calcareo.

Numerosi gli einzellage ritenuti “eccezionali” in tutta la Mosella, tra cui:

  • Sharzhofberg 
  • Gold-Tröpfchen 
  • Domherr 
  • Gärtchen 
  • Ohligsberg 
  • Doctor 
  • Sonnenuhr 
  • Würzgarten
  • Prälat  
  • Treppchen 

La regione NAHE si sviluppa intorno all’omonimo fiume, anch’esso affluente del Reno, ma anche nelle colline circostanti i fiumi Alsenz, Ellerbach, Gräfenbach e Guldenbach. La superficie vitata è di circa 4.240 ettari (dato 2018), per la maggior parte coltivati a Riesling, con produzioni minori di Müller-Thurgau e Silvaner. La maggior parte dei vini – rigorosamente bianchi – vengono ancora prodotti secondo uno stile dolce e fruttato, pur non mancando importanti eccellenze tra i vini secchi, soprattutto negli einzellage più rinomati. Anche nella Nahe le viti allignano spesso su terreni ricchi di ardesia scura, come accade nel Mittelmosel e nel Saar. Le zone maggiormente vocate sono quelle che si sviluppano intorno al centro vinicolo di Monzingen, con gli einzellage considerati “eccezionali”:

  • Halenberg
  • Frühlingsplätzchen

e quelle più a est, che si sviluppano tra i centri di Schlossböckelheim e Bad Münster, con gli einzellage considerati “eccezionali”:

  • Felsenberg
  • Kupfergrube
  • Brücke
  • Hermanns-Berg
  • Dellchen
  • Kirsch-Heck
  • Rotenfels
  • Bastei

Anche nel RHEINGAU il vitigno principale è il Riesling, che dà origine a ottimi vini bianchi con una lunga tradizione di BA (Beerenauslese) e TBA (Trockenbeerenauslese), ma anche a più moderni e sempre più frequenti vini secchi, profumati ed eleganti. Il 12% circa del vigneto è tuttavia coltivato a Spätburgunder, e i Pinot Nero di questa zona sono oggi molto interessanti, di buona struttura, relativamente intensi e spesso barricati. Gran parte del Rheingau si sviluppa sulle sponde nord del fiume Reno, quindi con esposizione principale a sud, e sul fiume Meno nella parte orientale della regione, nei pressi di Hochheim, per un totale di circa 3.210 ettari vitati (dato 2018). I fiumi Reno (Rhein) e Meno (Main) in questa zona permettono di creare le condizioni favorevoli allo sviluppo della “muffa nobile” sulle uve, e da questo nasce la lunga tradizione di vini botritizzati del Rheingau, bianchi ma anche rossi e rosé.

Non abbiamo einzellage considerati “eccezionali”, tuttavia vi sono numerosi einzellage considerati “eccellenti”, tra cui:

  • Höllenberg
  • Berg Schlossberg
  • Berg Roseneck
  • Drachenstein
  • Rothenberg
  • Kläuserweg
  • Jesuitengarten
  • Schloss Johannisberg
  • Hasensprung
  • Gutenberg
  • Schloss Vollrads
  • St Nikolaus
  • Doosberg
  • Schönhell
  • Jungfer
  • Steinberg
  • Engelmanns-Berg
  • Wissel-Brunnen
  • Siegelsberg
  • Mannberg
  • Marcobrunn
  • Hohenrain
  • Steinmorgen
  • Wasseros
  • Grafen-Berg
  • Turmberg
  • Gehrn
  • Rothenberg
  • Langenberg
  • Sonnenberg
  • Walkenberg
  • Domdechaney
  • Kirchenstück
  • Hölle

La regione viticola del RHEINHESSEN è quella con il vigneto più esteso, circa 26.760 ettari vitati nel 2018.  Incastonata tra le regioni viticole Nahe, Rheingau e Pfalz, la Rheinhessen è bagnata a nord e ad est dal fiume Reno, che qui compie una insenatura, e ad ovest dal fiume Nahe. Si coltivano diverse varietà di uva, tra cui il Müller-Thurgau che ricopre ancora il primo posto, per quanto in calo; seguono Riesling, Dornfelder, Silvaner, Portugieser, Kerner, Spätburgunder (pinot Nero), Scheurebe, Grauburgunder (Pinot Grigio) e Weissburgunder (Pinot Bianco). I vini prodotti con Silvaner possono essere freschi, leggeri e fruttati, da bersi giovani; ma è anche possibile imbattersi in vini strutturati, secchi, potenti e longevi.

Circa la metà del vino prodotto nel Rheinhessen è ancora amabile o dolce, anche se le nuove produzioni guardano ai vini secchi con maggiore interesse. Purtroppo, ancora una parte significativa del vino è venduto come Liebfraumilch oppure come Niersteiner Gutes Domtal, denominazioni di Grosslagen che per troppo tempo hanno in gran parte screditato la qualità dei vini di questa regione.

La viticoltura di qualità non si sviluppa esclusivamente lungo le sponde terrazzate del fiume Rhein, come accade in altre regioni viticole, ma anche nell’entroterra fatto di colline e di colture variegate, tra cui spicca la zona del Wonnegau, a sud, verso la città di Worms, dove le nuove generazioni di vitivinicoltori sperimentano produzioni sicuramente più interessanti e moderne. Senza dimenticare la zona intorno alla città di Bingen all’estremo opposto, a nord, dove si coltivano ottime uve Riesling su ripidi pendii.

Tra gli einzellage considerati “eccezionali”:

  • Morstein
  • Absterde
  • Brumnen-Häuschen
  • Kirch-Spiel
  • Hub-Hacker
  • Frauenberg

Il vigneto dello PFALZ, o Palatinato, è risultato nel 2018 pari a 23.554 ettari vitati. Parzialmente lambito dal fiume Rhein ad est, lo Pfalz si sviluppa a sud del Rheinhessen fino a raggiungere il confine francese d’Alsazia, con la quale condivide molti aspetti. Così come in Alsazia, qui il clima è più secco e soleggiato rispetto al resto del paese e alle latitudini del luogo, con estati più lunghe e calde, e questo è uno dei motivi per cui nello Pfalz si producono prevalentemente vini secchi (trocken), pur non mancando produzioni di qualità anche di halbtrocken, BA e TBA.

In tutto lo Pfalz si producono vini di alta qualità bianchi, rossi e rosé, infatti circa il 40% del vino prodotto è rosso. Il Riesling rimane ovviamente il vitigno più diffuso, ma si aggiungono numerosi altri vitigni importanti, i cui vini sono spesso maturati e affinati in rovere secondo stili moderni di produzione, tra cui: Spätburgunder (Pinot Nero), Grauburgunder (Pinot Grigio), Weissburgunder (Pinot Bianco), Dornfelder, Müller-Thurgau, Portugieser, Cabernet Sauvignon, Silvaner, Kerner.

La zona più vocata dello Pfalz è chiamata Mittelhaardt, e si sviluppa grossomodo dal comune di Kallstadt a nord, fino al centro di Ruppertsberg a sud; qui il Riesling domina quasi incontrastato e si trovano gli einzellage più importanti della regione. Per quanto la maggior parte dei più grandi produttori e vitivinicoltori tedeschi si trovi nel Mittelhaardt, oggi è possibile trovare vini di elevata qualità anche in altre aree vinicole dello Pfalz, e trovare persino vini prodotti con Viognier o Sangiovese.

Tra gli einzellage considerati “eccezionali”:

  • Saumagen
  • Spielberg
  • Herrenberg
  • Michelsberg
  • Böhlig
  • Rechbächel
  • Gerümpel
  • Pechstein
  • Jesuitengarten
  • Ungeheuer
  • Kirchenstück
  • Freundstück
  • Kieselberg
  • Kalkofen
  • Grainhübel
  • Hohenmorgen
  • Leinhöhle
  • Linsenbusch
  • Hoheburg
  • Gaisböhl
  • Langenmorgen

Il BADEN è la regione vinicola più a sud della Germania, con un clima temperato e molto simile a quello alsaziano, anche se leggermente più umido. Sicuramente il clima permette a questa regione di produrre vini prevalentemente secchi, spesso maturati in rovere, sia bianchi che rossi secondo uno stile più somigliante alle produzioni francesi borgognone.

Il Baden interessa 15.828 ettari di vigna (dato 2018) di cui circa il 45% coltivati con uve a bacca scura. Lo Spätburgunder (Pinot Nero) è oggi il vitigno più diffuso, oltre al Grauburgunder (Pinot Grigio), Weissburgunder (Pinot Bianco), Müller-Thurgau, Riesling e Gutedel (Chasselas). Gran parte della distribuzione è ancora oggi controllata dalle cooperative, seppur in misura inferiore rispetto al passato; tuttavia è principalmente dovuta ai piccoli e medi vitivinicoltori indipendenti, la introduzione di cloni borgognoni e stili moderni di vinificazione.

Gran parte dei vigneti del Baden sorgono lungo una stretta striscia di circa 130 chilometri compresa tra la famosa Foresta Nera ad est, ed il fiume Rhein ad ovest. I migliori vini provengono dai vigneti sui declivi esposti a sud della sotto-regione di Kaiserstuhl, nei pressi di Freiburg (Friburgo), su terreni vulcanici che permettono di produrre vini Pinot Nero corposi e decisi.

Discorso analogo per la sotto-regione Breisgau, poco più a nord, da dove arrivano alcuni tra i migliori Spätburgunder della Germania. Risalendo il crinale dei vigneti verso nord, importanti i vini rossi prodotti nella sotto-regione Ortenau, mentre nella Kraichgau, sotto-regione più a nord-est nei pressi del comune di Bruchsal e al confine con il Württemberg, si coltivano prevalentemente Riesling e Auxerrois.

Tornando nell’estremo sud della regione, tra Friburgo e Basilea, nella sotto-regione Markgräflerland il vitigno più diffuso è il Gutedel, che nella confinante Svizzera si chiama Chasselas. Sempre a sud, nei pressi del Lago di Costanza, nella sotto-regione Bodense vengono invece prodotti vini rosé abboccati con Spätburgunder, tipicamente locali, oltre a qualche interessante Müller-Thurgau e Pinot Bianco.

Gli einzellage del Baden ritenuti “eccezionali” si concentrano tutti tra le sotto-regioni del Kaiserstuhl e del Breisgau che, come già detto, rappresentano le aree del Baden maggiormente vocate per la vitivinicoltura:

  • Winklerberg
  • Schlossberg
  • Kirchberg
  • Henkenberg
  • Feuerberg
  • Elchberg
  • Steinbuck
  • Schlossgarten
  • Limburg
  • Bienenberg
  • Sommerhalde

Il confinante WÜRTTEMBERG rappresenta la quarta regione vinicola per estensione del vigneto, con i suoi 11.461 ettari vitati registrati nel 2018, di cui circa i tre quarti si sviluppano a nord rispetto alla città di Stoccarda. Predomina il vitigno Trollinger (Schiava), a cui segue Riesling, Schwarzriesling (Pinot Meunier), Lemberger (Franconia) e Frühburgunder (Pinot Noir precoce).

Inutile osservare che anche qui la produzione di vini rossi è relativamente importante, per quanto il clima si presenti più continentale rispetto al Baden, e questo è uno dei motivi per cui la maggior parte dei vigneti si sviluppa intorno al fiume Neckar e ai suoi affluenti. Le sotto-regioni più interessanti dal punto di vista vinicolo sono la Remstal-Stuttgart a nord-est di Stoccarda, la Württembergisch Unterland a sud di Heilbronn e la Kocher-Jagst-Tauber a nord di Neckarsulm.

A nord della città di Mannheim si sviluppa la regione vinicola HESSISCHE BERGSTRASSE, la più piccola della Germania, con soli 467 ettari vitati registrati nel 2018. Si producono vini bianchi secchi e dalla buona acidità, prevalentemente con Riesling anche se non mancano, tuttavia, alcune limitate produzioni di Silvaner, Müller-Thurgau, Gewurztraminer e Scheurebe. 

La regione vinicola FRANKEN, o Franconia, ha fatto registrare nel 2018 una superficie vitata complessiva di 6.130 ettari. Si sviluppa in gran parte lungo il fiume Main (Meno) e i suoi affluenti, presentando un clima decisamente continentale e più rigido rispetto alle altre regioni vinicole; questo aspetto ha per lungo tempo costretto i vitivinicoltori a rinunciare alla coltivazione del Riesling orientando l’interesse nei confronti di altre uve, tra cui il meno entusiasmante Müller-Thurgau che ancora oggi risulta essere il primo vitigno della Franconia.

Malgrado il clima poco propizio, oggi si producono prevalentemente vini secchi, spesso di grande qualità; tra questi, sicuramente i vini prodotti con Silvaner risultano di particolare interesse, grazie al fatto che questo vitigno ha una maturazione anticipata rispetto ad altri. I Silvaner del Franken si presentano spesso con un buon titolo alcolometrico, di corpo e concentrati, longevi, alcune volte addirittura in grado di sostenere il confronto con alcuni grand cru e premier cru francesi.

Grazie ai cambiamenti climatici, occorre tuttavia sottolineare che nell’ultimo ventennio è aumentato l’interesse verso la coltivazione del Riesling e oggi, in particolare nelle zone più vocate e sui declivi collinari in riva al fiume e ben esposti a sud, queste uve portano a termine la loro maturazione senza incontrare particolari problemi. Si aggiungono altre varietà di uve, anche se in misura minore: Kerner e Bacchus, due vitigni aromatici, Scheurebe e infine Rieslaner (ibrido Riesling + Silvaner).

Una delle sotto-regioni più importanti della Franconia è il Maindreieck che comprende, tra i numerosi importanti centri vinicoli, i comuni di Escherndorf e Würzburg; la sotto-regione di Mainviereck, dove allignano anche vitigni a bacca scura come lo Spätburgunder e il frühburgunder, dando origini a vini rossi interessanti; la sotto-regione Steigerwald, dove le viti si coltivano lungo ripidi pendii di gesso e marna, che conferiscono ai vini un sapore più deciso.

Le regioni del SAALE-UNSTRUT e del SACHSEN, o Sassonia, si sviluppano a latitudini ancora più settentrionali, verso est. La Sassonia si estende infatti nella valle del fiume Elbe (Valle dell’Elba), mentre il Saale-Unstrut sorge più ad ovest rispetto ad essa, dove il fiume Saale riceve le acque del fiume Unstrut.

Il clima si presenta decisamente continentale, con estati temperate ma inverni più rigidi, e con il frequente rischio di gelate primaverili che spesso compromettono le produzioni. Nel Saale-Unstrut si producono esclusivamente vini bianchi secchi, da un terreno vitato complessivo di 786 ettari (dato 2018), mentre dal vigneto della Sassonia, che si sviluppa su 501 ettari vitati (dato 2018), si produce anche una piccola parte di vini dolci. In entrambe le regioni il Müller-Thurgau rappresenta il vitigno principale per ovvie ragioni climatiche, tuttavia, nelle zone dove il clima è più favorevole – ad esempio lungo i ripidi declivi collinari esposti a sud, lungo il fiume –  si coltivano anche Grauburgunder, Weissburgunder, Silvaner, Riesling e Traminer. Contrariamente a quello che ci si potrebbe aspettare, i vini di queste due regioni si presentano spesso di buon corpo; si tratta di vini che, di norma, appaiono simili a quelli della Franconia per quanto un po’ più aromatici e meno minerali.

La regione del MITTELRHEIN si sviluppa a su di Bonn, lungo il Reno, attraversando la città di Koblenz fino a raggiungere le regioni vinicole del Rheingau, Rheinhessen e Nahe, a sud. I vigneti di maggiore interesse si trovano a sud-est rispetto a Koblenz, tra Boppard e Bacharach. Nel Mittelrhein si producono vini bianchi di buon corpo, sia secchi che dolci, da uve Riesling, Muller-Thurgau, Silvaner, Kerner e Scheurebe, provenienti dai 470 ettari vitati complessivi (dato 2018).

Sono elencati di seguito, in ordine decrescente, i principali vitigni coltivati in Germania. A fianco di ogni vitigno, sono indicati gli ettari vitati complessivi (dati aggiornati al 2018) e la freccia che indica se il terreno vitato risulta in crescita, in decrescita o stabile:

  • Riesling: 23.960 ha
  • Müller-Thurgau: 12.060 ha
  • Spätburgunder: 11.760 ha ←→
  • Dornfelder: 7.580 ha
  • Grauburgunder: 6.710 ha
  • Weissburgunder: 5.540 ha
  • Silvaner: 4.740 ha
  • Portugieser: 2.800 ha
  • Kerner: 2.460 ha
  • Trollinger: 2.170 ha
  • Chardonnay: 2.100 ha

Seguono, sempre in ordine decrescente, altri vitigni di minore rilevanza in termini di ettari vitati. Elenchiamo di seguito i vitigni che ricoprono, singolarmente, una superficie vitata superiore a 1.000 ettari:

Lemberger, Schwarzriesling, Regent, Bacchus, Scheurebe, Sauvignon Blanc, Gutedel, Traminer, Merlot.

Di seguito sono elencati alcuni tra i più importanti produttori, suddivisi per regione vinicola:

Ahr
  • Meyer-Näkel
  • Deutzerhof
  • Jean Stodden
  • Adeneuer
  • Kreuzberg
  • Nelles
Mosel
  • Von Kessel-statt
  • Bischöfliches Weingut
  • Karlsmühle
  • Carl von Schubert
  • Egon Müller
  • Sharzhof
  • Le Gallais
  • Geltz Zilliken
  • Roman Niewodniczanski
  • Claudia Loch
  • Von Othegraven
  • Von Kesselstatt
  • St. Urbanshof
  • Peter Lauer
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