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enografia umbria

UMBRIA

L'Umbria è una regione del centro Italia molto verdeggiante e relativamente piccola, con estensione poco superiore a 8.450 chilometri quadrati, collinare per circa il 70% e montuosa per la parte restante. Confina con le Marche ad est, con la Toscana ad ovest e nord-ovest, e con il Lazio a sud e sud-ovest. Non vi sono pianure, se non le ampie valli che separano gli appennini orientali da quelli ad ovest, tra cui la Valle Tiberina e la Valle Umbra. Altre piccole zone pianeggianti si trovano nei depositi alluvionali che hanno ricoperto quelli che, un tempo, erano dei bacini lacustri; facile quindi intuire come la viticoltura della regione si sia sviluppata quasi esclusivamente in collina, dove i vigneti si trovano ben riparati dalle cime appenniniche e dove l'esposizione al sole dei declivi collinari permette una ottima maturazione delle uve. Il clima è mite e sublitoraneo (clima di transizione) nelle zone collinari e nelle valli, con estati abbastanza siccitose e calde; più continentale sui rilievi, dove non mancano gli inverni rigidi e nevosi.

La regione comprende 2 DOCG e 13 DOC per un totale di circa 175 mila ettolitri di vino a denominazione d’origine prodotti nel 2016, rappresentando lo 0,83% della intera produzione nazionale di vini DOP, in leggera flessione rispetto all’anno precedente.

Sempre nel 2016, la superficie vitata adibita alla produzione di vini a denominazione d’origine risultava leggermente inferiore a 3.300 ettari (su 1.043 denunce), per circa 262 mila quintali di uva prodotta. Occorre peraltro tenere in considerazione che la Orvieto DOC, che si estende su una superficie vitata di quasi 1.700 ettari per un totale di oltre 99 mila ettolitri di vino prodotti, è condivisa con la regione Lazio. (1)

L’Umbria comprende anche le seguenti 6 IGT, ovviamente escluse dai dati di produzione forniti sopra: Allerona e Narni, in provincia di Terni; Bettona, Cannara e Spello, in provincia di Perugia; Umbria, che copre tutta la regione.

La penetrazione dei vigneti destinati alla sola produzione di vini DOP è molto diversificata, soprattutto in base al vitigno. Risulta alta la penetrazione di alcuni vitigni, come il Sagrantino, il Grechetto o il Verdello; molto bassa la penetrazione di altri vitigni, come il Trebbiano Spoletino, la Malvasia Bianca o il Ciliegiolo, destinati maggiormente ai vini IGT oppure ai vini comuni da tavola.

Montefalco Sagrantino DOCG interessa la sola provincia di Perugia e produce circa 14 mila ettolitri di vino, con estensione del vigneto di oltre 412 ettari, rappresentando circa l’8% della produzione di vino DOP della regione. Si tratta di un vino rosso secco pregiato e molto interessante, prodotto con vitigno Sagrantino in purezza, che dona spesso eccellenze degne di particolare rilievo nella enologia nazionale. Viene prodotto anche in versione dolce passito, con lo stesso uvaggio. Entrambe le versioni prevedono un invecchiamento minimo di 33 mesi a partire dal dicembre dell’anno di produzione, a cui si aggiungono almeno 4 mesi di affinamento in bottiglia. La sola versione secco, prevede che almeno 12 dei 33 mesi di invecchiamento avvengano in botti di rovere.

Torgiano Rosso Riserva DOCG si estende nella provincia di Perugia, per quanto si tratti di una denominazione oramai ridotta ad una superficie vitata di poco superiore a 5 ettari, per soli 300 ettolitri di vino prodotti nel 2016. La base ampelografica prevede un minimo del 70% di Sangiovese, a cui è possibile aggiungere un massimo del 30% di altri vitigni a bacca scura autorizzati dal disciplinare; è previsto inoltre un invecchiamento minimo di 3 anni, di cui almeno 6 mesi di affinamento in bottiglia.

Sicuramente più importante per estensione, la Orvieto DOC interessa la provincia di Terni e, nel Lazio, quella di Viterbo. Si tratta quindi di una denominazione interregionale che, complessivamente, nel 2016 ha prodotto più di 99 mila ettolitri di vino su una superficie vitata di oltre 1.670 ettari. E’ un vino bianco prodotto con un minimo del 60% di Grechetto e Trebbiano Toscano (localmente Procanico), a cui si possono aggiungere altri vitigni a bacca bianca per un massimo del 40%. Vino secco  in versione base, può essere proposto anche in versione amabile e dolce con la dicitura “Vendemmia Tardiva”, oppure in versione muffato, da uve botritizzate. Viene infine proposto anche con menzione classico, superiore  e classico superiore.

La Montefalco DOC produce, in provincia di Perugia, quasi 24.500 ettolitri di vino per una superficie vitata di circa 450 ettari. Sicuramente interessante il Montefalco Rosso DOC, che prevede una base ampelografica composta da Sangiovese tra il 60 e il 70 percento, Sagrantino tra il 10 e il 15 percento ed altre uve a bacca scura autorizzate dal disciplinare; l’invecchiamento minimo è di 18 mesi, che diventano 30 mesi per la versione riserva, di cui almeno 12 in botti di legno. Il Montefalco Bianco DOC viene prodotto con almeno il 50% di Grechetto, al quale si aggiunge Trebbiano Toscano (localmente Procanico) in quantità comprese tra il 20 e il 35 percento.

Colli Martani DOC si estende nella sola provincia di Perugia e ha prodotto, sempre nel 2016, circa 8.500 ettolitri di vino su una superficie vitata di quasi 180 ettari. Il disciplinare prevede un vino bianco secco, uno spumante, un vino rosso secco ed alcuni vini a menzione di vitigno, sia rossi che bianchi. Dal punto di vista ampelografico e vitivinicolo, risultano sicuramente più interessanti i vini a menzione di vitigno, che contengono un minimo del 85% del rispettivo vitigno. Tra i rossi: Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot, Vernaccia Nera; tra i bianchi: Trebbiano, Grechetto, Grechetto di Todi, Chardonnay, Sauvignon, Riesling. Tutti i vini rossi con menzione di vitigno possono essere proposti in versione riserva, se invecchiati per un minimo di 2 anni di cui almeno uno in botti di legno.

Anche Colli del Trasimeno DOC si estende nella sola provincia di Perugia e produce diverse tipologie di vino con basi ampelografiche talmente ampie e diversificate che ne denotano sicuramente scarsa personalità, per quanto ciò non precluda la qualità o il prestigio di possibili produzioni d’eccellenza. Nel 2016 sono stati prodotti circa 6.400 ettolitri di vino, su una superficie vitata di circa 225 ettari. Anche in questo caso, i vini bianchi e rossi con menzione di vitigno, prevedendo un minimo del 85% del rispettivo vitigno, risultano forse più interessanti dal punto di vista vitivinicolo. Tra i rossi con menzione di vitigno: Merlot, Cabernet Sauvignon, Gamay; tra i bianchi, viene prodotto solamente il Grechetto. Tutti i vini rossi con menzione di vitigno possono essere proposti in versione riserva, se invecchiati per un periodo minimo di 2 anni di cui almeno 4 mesi in legno.

Todi DOC, in provincia di Perugia, produce un vino Bianco con almeno il 50% di Grechetto, ed un Rosso – anche in versione superiore – con un minimo del 50% di Sangiovese.  Il disciplinare prevede inoltre: il Todi Grechetto DOC, con almeno l’85% di Grechetto di Todi, anche nelle versioni passito e superiore; il Todi Sangiovese DOC e il Todi Merlot DOC, prodotti rispettivamente con almeno l’85% di Sangiovese e Merlot, anche in versione superiore. La Todi DOC ha prodotto, nel 2016, poco meno di 4.500 ettolitri di vino, su una superficie di circa 97 ettari vitati.

Torgiano DOC produce, nella provincia di Perugia, poco più di 4 mila ettolitri di vino, su una superficie vitata di circa 47 ettari. Si produce un Bianco, con Trebbiano Toscano compreso tra 50 e 70 percento, anche dolce passito “Vin Santo”. Uno Spumante metodo classico con Chardonnay e Pinot Nero in prevalenza – che prevede almeno 24 mesi di presa di spuma – oltre ad un dolce “Vendemmia Tardiva” realizzato con almeno il 50% di Chardonnay. Il Rosso e il Rosato della Torgiano DOC prevedono almeno il 50% di Sangiovese. Il disciplinare contempla anche alcuni vini con menzione di vitigno. Tra questi, i bianchi sono: Chardonnay di Torgiano, Pinot Grigio di Torgiano, Riesling Italico di Torgiano. Tra i rossi con menzione di vitigno: Cabernet Sauvignon di Torgiano, Pinot Nero di Torgiano, Merlot di Torgiano. Tutti i vini con menzione di vitigno vengono prodotti con un minimo del 85% del rispettivo vitigno.

Amelia DOC ha prodotto, nel 2016, circa 3.160 ettolitri di vino su una superficie vitata di quasi 39 ettari che si sviluppano completamente nella provincia di Terni. Anche in questo caso, il Rosso e il Rosato prevedono un minimo del 50% di Sangiovese, mentre il Bianco un minimo del 50% di Trebbiano Toscano. Entrambi vengono proposti anche in versione dolce passito: “Vin Santo” nel caso del Bianco, “Vin Santo Occhio di Pernice” nel caso del Rosso. Tra i vini a menzione di vitigno, i rossi sono: Ciliegiolo, Sangiovese, Merlot; i bianchi: Malvasia Toscana, Grechetto. Tutti i vini con menzione di vitigno prevedono un minimo del 85% del rispettivo vitigno. Amelia Rosso DOC, così come i rossi con menzione di vitigno, può essere proposto anche in versione riserva, se invecchiato almeno 2 anni di cui minimo 6 mesi in legno.

Assisi DOC, Colli Altotiberini DOC, Colli Perugini DOC, Lago di Corbara DOC, Rosso Orvietano DOC e Spoleto DOC hanno prodotto, tutte insieme, poco più di 10 mila ettolitri di vino nel 2016, su circa 160 ettari vitati denunciati. In linee generali, anche all’interno dei disciplinari di queste denominazioni i vitigni che concorrono alle basi ampelografiche dei vini bianchi sono principalmente Trebbiano Toscano e Grechetto, ai quali si aggiungono, a volte: Chardonnay, Sauvignon, Vermentino, Trebbiano SpoletinoPinot Bianco e Pinot Grigio; i vitigni presenti nelle basi ampelografiche dei vini rossi sono principalmente Cabernet Sauvignon, Merlot e Sangiovese, ai quali si aggiungono, in alcuni casi: Pinot Nero, Canaiolo, Ciliegiolo, Cabernet Franc, Aleatico, MontepulcianoGamay.

Assisi DOC si sviluppa interamente nella provincia di Perugia; tra i vini con menzione di vitigno, vale la pena ricordare il Pinot Neroche viene prodotto con almeno l’85% del rispettivo vitigno e che, come gli altri rossi della Assisi DOC, viene proposto anche in versione riserva con un invecchiamento minimo di 2 anni, di cui almeno uno in legno.

Colli Perugini DOC si sviluppa su entrambe le province; escludendo i vini che rientrano nelle tipologie classiche della regione Umbria, degno di rilievo è il suo Pinot Grigio, prodotto con almeno l’85% del rispettivo vitigno.

Lago di Corbara DOC si estende nella sola provincia di Terni e vale la pena menzionare i suoi Vermentino e Pinot Nero, prodotti con almeno l’85% del rispettivo vitigno e proposti anche in versione riserva. Interessante anche il Lago di Corbara Bianco DOC, prodotto con Grechetto e Sauvignon per almeno il 60%, anche riserva, oltre alle versioni dolci tra cui: vendemmia tardivapassitopassito riserva.

Rosso Orvietano DOC propone, in provincia di Terni, alcuni prodotti che escono un po’ dagli schemi ampelografici dei vini con menzione di vitigno della regione: Aleatico, Ciliegiolo, Cabernet Franc e Canaiolo, ovviamente tutti prodotti con almeno l’85% del rispettivo vitigno. Una sorta di “passetoutgrains” risulta invece il vino base, un Rosso che, da disciplinare, appare privo di identità e personalità ampelografica.

Sono di seguito riportate le D.O.P. vinicole della regione Umbria.

D.O.C.G.

  1. Montefalco Sagrantino
  2. Torgiano Rosso Riserva

D.O.C.

  1. Amelia
  2. Assisi
  3. Colli Altotiberini
  4. Colli del Trasimeno o Trasimeno
  5. Colli Martani
  6. Colli Perugini
  7. Lago di Corbara
  8. Montefalco
  9. Orvieto *
  10. Rosso Orvietano o Orvietano Rosso
  11. Spoleto
  12. Todi
  13. Torgiano

* Denominazioni interregionali

I vitigni sono elencati di seguito in ordine decrescente, rispetto agli ettari vitati denunciati.

Sono inoltre evidenziati, con i punti elenco, i 6 vitigni più importanti (superficie vitata complessiva, per ogni vitigno, superiore a 500 ettari).

  • Sangiovese
  • Trebbiano Toscano
  • Grechetto
  • Merlot
  • Sagrantino
  • Cabernet Sauvignon

Chardonnay, Malvasia bianca lunga, Trebbiano giallo, Verdello, Montepulciano, Pinot Grigio, Ciliegiolo, Malvasia bianca, Trebbiano spoletino, Malvasia bianca di Candia, Cabernet Franc, Sauvignon, Vermentino, Canaiolo bianco, Biancame, Bellone, Gamay, Aleatico, Viogner, Barbera, Pinot nero, Syrah, Pinot bianco, Canaiolo nero, Verdicchio, Vermentino nero, Carmenère, Grechetto rosso, Trebbiano abruzzese, Colorino, Malvasia nera, Trebbianina, Semillon, Moscato bianco, Malvasia del Lazio.


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  2. Mappa principale delle province: Cartina regionale by Vonvikken [Public domain], from Wikimedia Commons. Mappa enografica delle Denominazioni d’Origine tratta da “V.Q.P.R.D. d’Italia 2017” di FEDERDOC. Le eventuali altre mappe geografiche, ivi comprese le mappe satellitari a colori se presenti, sono state tratte da ©Google Maps.
  3. Alcuni dati e informazioni tecniche, derivano dal sito ufficiale FEDERDOC con aggiornamento al 04/2018. I dati sulla produzione possono variare sensibilmente da un anno all’altro.